ALICE IN WWWONDERLAND
Sabato 22 aprile i ragazzi dell'Osservatorio hanno assistito allo spettacolo ALICE IN WWWONDERLAND, ecco i loro commenti
Agata, 8 anni
Un bello spettacolo che mi ha dato felicità e mi ha fatta riflettere su temi come l’uso del telefono.
Alice, 13 anni
Lo spettacolo è stato molto bello e mi sono affezionata al personaggio principale, Alice. L’idea di far
cadere Alice nel telefono è molto originale e ci sono molti elementi da cui imparare tra i quali, ad
esempio, il fatto che non bisogna sempre fidarsi delle persone online, che i consigli dati dai propri
genitori o da persone fidate sono i migliori. Finora è il mio spettacolo preferito.
Alice, 17 anni
Ho trovato questo spettacolo divertente, coinvolgente e azzeccato. I fattori che l'hanno reso un
piccolo capolavoro sono diversi: innanzitutto ho apprezzato il messaggio educativo che è stato
passato ai bambini, ovvero quello di usare il cellulare con intelligenza, ricordandosi di pensare con
la propria testa, che era ben accompagnato da battute e scene divertenti. In secondo luogo ho
adorato le scenografie, che erano molto belle, ma soprattutto curate nei minimi dettagli. Credo che
senza di esse lo spettacolo avrebbe perso parte del suo valore. Infine, ma non per importanza,
ritengo che gli attori siano stati magistrali. Sono risultati essere tutti e tre molto versatili, non solo
per il numero di personaggi che hanno interpretato, ma anche per la loro capacità di adattarsi al
tipo di pubblico che era presente in sala. In conclusione, consiglio questo spettacolo a tutte le
famiglie che vogliono trascorrere un pomeriggio insieme divertendosi e imparando qualcosa di
importante, come il rapporto con il proprio cellulare, seguendo una storia molto conosciuta ed
apprezzata ma proposta in maniera diversa e originale. Tante belle risate dei bambini in sala.
Asia, 10 anni
Lo spettacolo è stato molto interessante, bello e divertente, con attori bravissimi. Ho capito bene
che il telefono è importante ma non bisogna esagerare.
Beatrice, 7 anni
Sono una bambina di sette anni che utilizza poco il cellulare quindi non sono riuscita a
comprendere la maggior parte delle scene. Per questo penso che lo spettacolo non può essere
rivolto a bambini piccoli perché ci sono molti termini che si riferiscono a giochi e quindi è poco
comprensibile. Questa storia mi ha fatto capire che il cellulare se si usa bene può essere
vantaggioso, altrimenti no.
Carlotta, 10 anni
Spettacolo davvero riuscito, con scenografie semplici ma decisamente d'effetto. La sua bellezza sta
nella sua originalità perché ha trasformato una storia classica in una versione moderna, in cui il
mondo delle meraviglie è quello digitale. In realtà Alice, tanto attratta da questo mondo, scoprirà
quanto non sia così meraviglioso perdercisi dentro. Gli attori, bravissimi, coinvolgono dall'inizio alla
fine il pubblico di tutte le età, uno spettacolo da non perdere!
Uno spettacolo che cattura al punto di non far staccare gli occhi del pubblico dagli attori.
Chiara, 12 anni
Lo spettacolo parla di una bambina (Alice) che cade nel suo telefono. Da lì inizia una lenta caduta
che finisce quando arriva in internet. Arrivata lì ha inizio la sua avventura, incontrerà molti
personaggi: la contessa che crea fake-news, la lepre marzolina e il Cappellaio Matto che fanno
cyberbullismo. Poi ci sono le grandi scelte: essere grandi o piccoli? Io mi sento né grande né
piccola, ma una via di mezzo, e lo spettacolo mi ha portata a pensarci e chiedermelo più volte.
Dafne, 11 anni
Questo spettacolo mi è piaciuto molto, bellissima l'idea di una persona che cade in un telefono e
scopre un "altro mondo". La musica centrava sempre molto con la scena, erano belli i giochi di luci
che a volte c'erano. Era chiaro e devo dire che io avevo visto le prove in cui non si capivano bene
alcune scene, mentre adesso c'è molta più chiarezza. In un momento gli attori hanno scelto dei
ragazzi che poi sono andati sul palco… quindi era anche coinvolgente. Ho portato una mia
compagna a cui è piaciuto!
Gaia, 13 anni
Ho trovato molto bello lo spettacolo. Bravi gli attori e bella la regia. Insegna che bisogna usare il
cellulare in modo responsabile e a stare attenti al mondo dei social che spesso si rivela pericoloso.
Sono contenta che nei nostri commenti dopo lo spettacolo siamo arrivati a parlare degli hacker, un
tema complicato da spiegare a bambini molto piccoli. Mi è piaciuto che il bruco sia rappresentato
come saggio e anche un po' psicologo, domandando ad Alice chi è e se voglia cambiare.
L'indecisione di Alice sull’essere grande o piccola a me adolescente ha fatto riflettere molto, perché
alla mia età ti chiedi spesso se sei ancora piccola o se sei già grande.
Frida, 9 anni
Spettacolo bellissimo, che mi ha coinvolta molto dall’inizio alla fine e mi ha lasciata soddisfatta.
Giacomo 16 anni
Questo spettacolo mi ha fatto riflettere molto sul vero scopo per cui i cellulari esistono e su come è
facile perdersi nei meandri del web senza accorgersi di quanto ci si allontana dai propri cari e
propri affetti: dobbiamo avere maggior consapevolezza nell’usare i dispositivi elettronici.
Gloria, 17 anni
Un capolavoro: così si potrebbe definire questo spettacolo. L'interpretazione magistrale dei tre
attori (in particolare quella di Letizia, adattissima al ruolo di Alice) ha reso davvero magica
l'atmosfera. Perfetto sia per i bambini sia per i più grandi, questo spettacolo ha il potere di
coinvolgere, far ridere ed emozionare contemporaneamente, grazie all'alternarsi di scene molto
divertenti a scene più riflessive. La scenografia supera le aspettative, così come l'intero testo, che,
anche nella sua originalità, rimane fedele alla storia di Carroll, permettendo ai bambini di
riconoscere un mondo a loro familiare. Un suggerimento: forse aggiungerei più battute e gag che
fossero comprensibili ai bambini, perché molte facevano ridere i genitori, ma i più piccoli non le
capivano. Spettacolo molto originale e con un messaggio importante.
Martina, 16 anni
Semplicemente straordinario, questo spettacolo è energico e frizzante, perfetto per insegnare ai
bambini in modo giocoso che cos'è internet; godibile anche da un pubblico adulto che può
comprendere in maniera più approfondita il messaggio dello spettacolo. Sentire le risate dei
bambini tra il pubblico è stato bellissimo.
Riccardo, 13 anni
Uno spettacolo molto particolare che riesce a essere comico e divertente ma al tempo stesso
educativo, e che sa spiegare in chiave ironica argomenti che possono risultare difficili da
comprendere per un bambino. Mi sono piaciute molto le scenografie, le musiche e gli effetti
sonori. Un’ottima reinterpretazione della storia di Alice nel Paese delle Meraviglie, che unisce
elementi della storia originale con argomenti recenti e moderni.
Tommaso, 9 anni
Uno spettacolo divertentissimo, strano e diverso. Avrei aggiunto un’app quando cade nel telefono.
Vittoria, 15 anni
Lo spettacolo aveva un messaggio molto profondo, importante per le giovani generazioni. La trama
era strutturata perfettamente in modo da poter aggiungere un pizzico di “moderno” sempre
mantenendo la classicità del romanzo. Gli effetti sonori erano ben azzeccati, così come la
scenografia e le luci. Un copione coinciso e chiaro, facile da capire anche per i più piccoli. Mi sono
sentita molto coinvolta nello spettacolo, ed emozionata grazie alla bravura degli attori nel saper
portare sul palco i sentimenti dei personaggi. L’ho visto con una mia amica ed è piaciuto molto
anche a lei. Sono stata molto felice di questa esperienza che sicuramente ripeterò! Uno spettacolo
‘perfetto’, che è stato capace di farmi vedere in modo diverso il mio rapporto con il cellulare: è
vero, siamo troppo connessi e rischiamo di perderci all’interno, indossando un velo di superficialità
sopra gli occhi e trascurando le cose veramente importanti.