Festival Incanti | Caro Lupo – I commenti

L’Osservatorio dei Ragazzi ha partecipato ad alcuni incontri del Festival Incanti, rassegna
internazionale di teatro di figura. L’ultimo, giovedì 7 ottobre, è stato “Caro Lupo”, della giovane
compagnia italiana Drogheria Rebelot, che alla fine dello spettacolo ha risposto ad alcune delle
nostre domande. Ecco i nostri commenti:

Alice, 17 anni
Lo spettacolo aveva una trama molto semplice pensata per essere compresa anche dai più piccoli,
non impegnava la mente e non creava tensione o suspense. Non per questo era noioso: il
meraviglioso gioco di luci, gli splendidi e curatissimi oggetti in scena e le animazioni creavano un
delizioso insieme molto piacevole alla vista, che permetteva di godersi appieno la storia senza
perdere mai interesse per quel che stava accadendo. La colonna sonora era la ciliegina sulla torta
che trasportava ancora di più gli spettatori dentro la storia e trasmetteva sempre le giuste emozioni.
L'elemento che mi ha affascinata di più è la scelta di camuffare gli attori, che erano completamente
invisibili sullo sfondo nero del palco! Questo ha permesso di creare i fantastici effetti ottici con gli
oggetti di scena, che sembravano muoversi da soli.

Alice, 15 anni
Uno spettacolo divertente, interessante e soprattutto nuovo, che con la diversità riesce a
raggiungere un forte coinvolgimento. Ho trovato molto belli e coinvolgenti sia la storia vera e
propria, che riesce a divertire i più piccoli senza annoiare gli adulti, sia il messaggio trasmesso.

Chiara, 11 anni
Uno spettacolo pieno di colpi di scena, che nel modo più giusto possibile raccontano la paura. Alla
fine abbiamo avuto la fortuna di parlare con "i maghi del dare vita agli oggetti". La domanda più
frequente era: come fate a far vivere i peluche? Mi è piaciuto moltissimo!

Dafne, 9 anni
Questo spettacolo mi è piaciuto molto. Secondo me può piacere a bambini anche più grandi perché
insegna molte cose: che bisogna essere coraggiosi e affrontare le proprie paure.

Edoardo, 11 anni
Questo è stato lo spettacolo più bello della mia vita. Della scenografia mi è piaciuta la casa mobile e
gli alberi che si muovevano come se ci fosse stato il vento. Mi è piaciuto come le ombre del lupo
fossero all’inizio rappresentate grandi, e poi in realtà era un cucciolo, perché all’inizio le paure sono
considerate grandi ma poi sono piccole. Mi sono messo a ridere quando il pesce ha iniziato a volare
come un palloncino. Secondo me il movimento delle mani dei genitori serviva a far capire che erano
indaffarati e non ascoltavano la protagonista, ma poi alla fine quando la ritrovano nel bosco erano
proprio lì, perché in quel momento erano lì per lei e per ascoltarla. Secondo me è uno spettacolo
per far capire ai bambini come si manifesta la paura e come affrontarla.

Enrica, 20 anni
Di questo spettacolo mi è piaciuto molto il modo in cui sono riusciti a spiegare la paura e come
superarla. Hanno trasmesso molto bene il messaggio che le paure, anche quando sembrano
insuperabili, viste con un'altra ottica sono alla fine piccolissime.

Ercole, 11 anni
Mi è piaciuto tantissimo: è il mio spettacolo preferito. Tutte le scene erano belle e mi hanno fatto
sognare, quella dei fiocchi di neve che diventano uccellini è stata magica. È stato tutto perfetto.

Isabel, 13 anni
Lo spettacolo mi è piaciuto, ma ho trovato la trama un po' infantile e semplice per la mia età. Sono
rimasta colpita dalla scenografia, dagli effetti speciali, dalla musica, da tutta la parte tecnica.

Linn, 19 anni
Una favola adatta a tutti e che fa riflettere con un bellissimo gioco di ombre, musiche, e oggetti.

Matteo, 11 anni
È lo spettacolo più bello che io abbia mai visto!

Niccolò, 14 anni
Lo spettacolo mi ha colpito particolarmente per il lato tecnico, che è qualcosa di spaventoso: le luci,
le ombre, gli oggetti e le scenografie sono pazzesche. Però ho trovato la trama troppo banale e
scontata, ottima per un pubblico di bambini, ma a me non è piaciuta…

Vera, 8 anni
Mi è piaciuta molto la storia e soprattutto la parte con i due nonni con le maschere!