Togliere Aida dai palcoscenici dei maggiori teatri del mondo e portarla su un palco delle misure di un semplice tavolo è una scommessa ardita e difficile, ma che può funzionare, a patto di rappresentarla in modo festoso, affrontando l’opera lirica con un approccio giocoso e non paludato. Rileggendo l’opera originale in chiave ludica – e stravolgendone il finale tragico – lo spettacolo mescola le potenzialità del moderno teatro di figura con quelle del melodramma, in un gioco serrato in cui la contrastata storia d’amore di Aida e Radames prende corpo grazie alla forza allusiva di oggetti e pupazzi.