P COME PENELOPE

Primo studio per una riscrittura contemporanea del mito

Penelope è emblema dell’attesa. Aspetta Ulisse, sposo ed eroe, partito vent’anni prima per una guerra dalla quale tutti gli altri Achei hanno fatto ritorno. Perso nel mar Mediterraneo,
naufrago su diversi lidi per volere di Poseidone, Ulisse è protagonista leggendario di una narrazione che attraversa i secoli. Penelope invece la guerra ce l’ha in casa: sola al comando di Itaca, assediata da pretendenti che rappresentano una minaccia per suo figlio, attende e sopporta, si oppone al potere maschile per i mezzi che il suo tempo le offre, contrapponendo all’arroganza dei Proci la sua caparbietà femminile.

La nostra P, bloccata in questo spazio, itera il suo fare e disfare la scena - come la Penelope omerica faceva e disfaceva la tela – raccontandosi, ricostruendo il suo passato e immaginando il suo futuro.

Dai 14 anni

 

Fondazione TRG / Accademia Perduta-Romagna Teatri
In collaborazione con Officina Corvetto Festival, TRAC (Teatri di Residenza Artistica Contemporanea), KanterStrasse, Dialoghi_Residenze delle arti performative a Villa Manin
A cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Di e con Paola Fresa
In collaborazione con Christian Di Domenico
Supervisione registica Emiliano Bronzino
Scene e costumi Federica Parolini
Disegno luci Paolo Casati
Regista assistente Ornella Matranga