Yo yo piederuota
Lui, Giovanni, da tutti chiamato Yo: troppo alto e con due grandi piedi per correre. Lei, Giorgia, da tutti chiamata Yo: troppo orgogliosa e con due grandi ruote per forza. C’è un cortile asfaltato, c’è un canestro mezzo scassato e un quartiere di una città. C’è una stanza, c’è una lavagna e la scuola di una città. Poi c’è la stanzetta di YoGiorgia con le sue cose e i suoi pensieri. Poi ancora c’è la stanzetta di YoGiovanni, anche lui con tutte le sue cose e tutti i suoi pensieri. A entrambi piacciono le robe che rotolano o saltano. Prima di incontrarsi erano un po’ più soli. Non c’è molto che possa aiutarli a farli diventare amici, se non quella palla che si butta dentro un cestino a scuola, un bidone per strada, un canestro attaccato a un muro e poco altro. Ma a volte, si sa, basta poco per fare accadere tanto.
Santibriganti Teatro
Con Arianna Abbruzzese eMarco Ferrero
Luci e voce fuori campo Nicola Rosboch
Scene Marco Ferrero
Ideazione e regia Maurizio Bàbuin